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"Quieta ti so oggi mia Sicilia", di Gaetano Giambusso

Aggiornamento: 1 giu 2023


Quieta ti so oggi mia Sicilia

che all'ombra delle palme

pettini il dolore.


Mai calci così duri

ti sferzarono sui denti,

serrati alle bocche

dimenticate di supplizi.


In te scorre il fiume

di tredici domini,

il sangue dei bastardi

e degli antichi Sicelioti.


In te spira il vento

ininterrotto della storia,

lo Scirocco del deserto

e l’alterco degli Dei.


Dimmi quale acre spada

ti tenne sempre sveglia

e quale lesto Vespro

ti rese così ardita.


Quieta ti so oggi mia Sicilia,

che in un impeto d'affanno

ti colgo così mite.



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